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Dove praticare - I dojo in Italia

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L’origine

L’aikido è una disciplina marziale tradizionale giapponese creata dal maestro Morihei Ueshiba, nato il 14 dicembre 1883 a Tanabe.

Morihei Ueshiba iniziò a praticare sin da bambino varie arti marziali, com’era tradizione e costume per l’epoca, apprendendo nel corso degli anni il sumo, il Jūjutsu e il Bukijutsu. In particolare, nel corso della sua vita e attraversando varie esperienze, la disciplina che approfondirà in modo particolare sarà Daito-Ryu Aiki Jujutsu, sotto la guida del maestro Takeda Sōkaku (1859-1943), caposcuola all’epoca di tale disciplina.

Nel 1927 il Maestro Ushiba, forte dell’esperienza marziale acquisita, anche nel campo di diverse discipline esoteriche, religiose e spirituali che approfondirà nel corso di tutta la sua vita, si trasferisce a Tokyo, dove aprirà un proprio dōjō ed inizierà ad insegnare l'Aiki Budō, primo nucleo della futura arte marziale, compendio degli insegnamenti del Daitō ryū e delle altre discipline apprese. Nel 1931 fonda il Kobukan dōjō, che diverrà poi l’attuale Aikido Honbu Dojo.

Durante la seconda guerra mondiale, si ritira nelle campagne di Iwama, dove fonda l'Ibaraki dōjō e l'Aiki Jinja, il tempio dell’Aikidō ed inizia sistematicamente l’insegnamento della nuova disciplina, l’aikido, ad un numero ristretto e selezionato di allievi.

Il secondo conflitto mondiale lascerà una profonda ferita spirituale nel Maestro Ueshiba, il quale darà all’aikido una connotazione sempre più spirituale e di armonia universale.

Il Maestro Morirei Ueshiba, chiamato anche Ōsensei ovvero “Gran Maestro” o “maestro dei maestri” in segno di riconoscimento della sua genialità e grandezza tecnica marziale e spirituale, morirà a Iwana il 26 aprile 1969.

Il maestro Tada Hiroshi, direttore tecnico dell’Aikikai d’Italia, ha distinto l’esistenza di Ōsensei in tre grandi periodi temporali, ognuno connotato da diverse esperienze e impostazioni del Maestro Ueshiba:

Primo periodo: Era Taishō

Praticò numerose forme di bujutsu e raggiunse l'illuminazione spirituale attraverso la pratica religiosa. Insegnò Daitōryū Aikijujitsu. In quest'epoca impostò la pratica sui kata. Fra le scuole di jujitsu, oltre a quelle che si basavano principalmente sul combattimento corpo a corpo e sul combattimento a terra, ne esistevano anche alcune che avevano tramutato i movimenti e le tecniche di spada in tecniche di taijutsu, la scuola di Daitōryū di Aizu fu una delle più rappresentative.

Secondo periodo: dal 1° al 17° anno dell'epoca Shōwa

Si allontanò dalla religione per diventare uno specialista di budō (arti marziali). Dal Daitōryū Aikijujitsu si entra nell'epoca del Ueshibaryū Aikijutsu, successivamente modificato in Aiki-bujutsu e in seguito Aiki-budō. Aggiunse al Daitōryū le sue conoscenze relative alle tecniche di lancia (Sōjutsu), di cui era un rinomato esperto, creando così il metodo "uchikomi", una sorta di "kata che vive" che viene considerato tipico dell'aikidō. Questa fu l'epoca in cui arrivó a possedere un'eccezionale forza spirituale, venne consacrato ai vertici del mondo delle arti marziali e vi esercitò la propria autorità. Riguardo a quest'epoca, si racconta che Yamamoto Gonbê (1852~1933, Ammiraglio e Primo Ministro), assistendo ad una dimostrazione del Maestro Ueshiba, abbia detto "E' la prima volta, dopo la Restaurazione Meiji (1868), che vedo una lancia che 'vive'...!" e che che il Maestro Kanō Jigorō (1860~1938) del Kodōkan abbia affermato "Questo è il vero judō che ho sempre desiderato (praticare)!".

Terzo periodo: dal 18° anno dell'epoca Shōwa

Nella primavera del 1943 decise di abbandonare tutti gli impegni fino ad allora presi nei confronti dell'esercito, della marina e del mondo delle arti marziali per rifugiarsi ad Iwama, nella Prefettura di Ibaragi, dove si dedicò all'agricoltura, coniugando la sua passione per le arti marziali all'amore per la terra. E' in questa fase che si venne a creare "L'Aikidō in quanto Via di tutti coloro che coltivano il grande amore per il cielo e la terra". E' questa l'epoca, dal dopoguerra in poi, in cui l'aikidō fu presentato al pubblico e si venne a diffondere in tutto il mondo.



Tada Hiroshi, Fondatore e Direttore Didattico dell'Aikikai d'Italia

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