PROGETTO DI PREVENZIONE DELLA CRIMINALITA’ MINORILE
RIVOLTO AI BAMBINI E RAGAZZI
DELL’ASSOCIAZIONE il CE.STO di GENOVA
Titolo del Progetto: “Prevenzione della Criminalità Minorile nel Centro Storico di Genova”
Presupposti: Collaborazione con il Ce.STO, associazione di volontariato indipendente che dal 1980 svolge la propria attività a favore dei bambini e dei ragazzi del Centro Storico di Genova, con l’obiettivo di creare occasioni di aggregazione, socializzazione e condivisione, e agendo in un’ottica di prevenzione del disagio, di organizzazione di attività didattiche e ricreative per i ragazzi ed i bambini del quartiere.
Scopo del Progetto:
Contattare e lavorare con gruppi di bambini provenienti da realtà svantaggiate. In pratica i minori che frequentano il CE.STO sono per lo più extracomunitari con gravi difficoltà di integrazione, in particolare nell’ambito scolastico, e che molto spesso non hanno figure adulte di riferimento;
Prevenire il disagio ed il razzismo che può essere alla base di comportamenti di micro-criminalità ed abuso di sostanze alcoliche e/o stupefacenti;
Mettere i bambini in relazione fra loro creando il rispetto delle differenze di religione sesso e nazionalità, etc.;
Creare un gruppo che attraverso il senso di appartenenza dia maggiore sicurezza in se stessi;
Scoprire attraverso il lavoro di gruppo le proprie capacità e la voglia di mettersi in gioco;
Imparare l'osservanza delle regole;
Elaborare la propria aggressività imparando a controllarla.
Destinatari: Bambini e ragazzi che frequentano il Centro Storico di Genova, e che nel corso di questi anni sempre hanno trovato nel CE.STO un punto di riferimento, grazie alla realizzazione di momenti di spettacolo e di festa per il quartiere, alla promozione di manifestazioni ludiche e sportive.
Durata: Il Corso si è svolto da Gennaio 2008 a Giugno 2010, due lezione settimanali, il Martedì e il Venerdì con orario 16.30-17.30.
Operatori: Carmelo DI FIORE e Beatrice RONCALLO (Dojo M. UESHIBA di Genova)
Risultati:
Aumento delle capacità di coordinamento corporeo;
Capacità di comprendere e rispettare le regole;
Aumento della consapevolezza delle proprie peculiarità e dei propri limiti;
Capacità di affrontare le difficoltà;
Nascita e consolidamento di un gruppo;
Riconoscimento delle figure di riferimento del gruppo;
Tendenza a una maggiore collaborazione fra i vari appartenenti al gruppo, che ha superato un’iniziale tendenza alla competizione.